sabato 31 dicembre 2016

Al nuovo anno



di Fabio D'anna

Dimmi tu, anno che bussi alle porte di uno stanco dicembre,
a quali colori di farfalle
ruberai i tramonti,
a quanti fiori vermigli
assomiglierai nelle tue albe solitarie e ventose,
su quali labbra baciate e da baciare
poserai le tue lunghe ore di attesa.

Avrai un vestito nuovo
e un nuovo nome,
ruggirai alle intemperie degli inverni,
ti cullerai al canto
delle cicale d'estate
e vagherai rapito
nelle distese del grano dimenticato,
ti confonderai nelle foglie
brunite d'autunno
e nei risvegli
delle primavere d'intenti.

Ti chiamerò desiderio
e busserai
alle imposte del sogno
per destarmi
dai letarghi di malinconia
e dei ricordi luccicanti
al sole d'agosto.

Sarò io
il nuovo anno
con occhi adagiati
sui giorni a venire
e ci prenderemo per mano
nelle notti stellate
che mai sembrano avere visto il giorno.

Amami,
anno che verrà
e insieme
saremo ali
della possibile utopia
che si nutre
di passione e smarrimento.

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