sabato 31 dicembre 2016

Al nuovo anno



di Fabio D'anna

Dimmi tu, anno che bussi alle porte di uno stanco dicembre,
a quali colori di farfalle
ruberai i tramonti,
a quanti fiori vermigli
assomiglierai nelle tue albe solitarie e ventose,
su quali labbra baciate e da baciare
poserai le tue lunghe ore di attesa.

Avrai un vestito nuovo
e un nuovo nome,
ruggirai alle intemperie degli inverni,
ti cullerai al canto
delle cicale d'estate
e vagherai rapito
nelle distese del grano dimenticato,
ti confonderai nelle foglie
brunite d'autunno
e nei risvegli
delle primavere d'intenti.

Ti chiamerò desiderio
e busserai
alle imposte del sogno
per destarmi
dai letarghi di malinconia
e dei ricordi luccicanti
al sole d'agosto.

Sarò io
il nuovo anno
con occhi adagiati
sui giorni a venire
e ci prenderemo per mano
nelle notti stellate
che mai sembrano avere visto il giorno.

Amami,
anno che verrà
e insieme
saremo ali
della possibile utopia
che si nutre
di passione e smarrimento.

lunedì 26 dicembre 2016

Assassina

by Silvia Dello Russo

E mi sento un po' morire
Tu assassini frammenti di me
Partendo dal centro del cuore
E mi sento un po' languire
Che tu assassini ogni istante la mia mente
E mi sento il tormento
Che assassini lenta e crudele l'anima.

E mai in vita mia
Ho provato tanta fame di vivere
Assassina!




domenica 11 dicembre 2016

Regalo di Natale

  
 
 
di Daniela Palumbo
 
Cosa vuoi offrirmi, stasera? Caffè per rimanere vigile o vino per ubriacarmi? Mi vuoi lucida, e sveglia, cosciente e presente a me stessa, oppure fragile e priva di difese? 
Siamo soli, io e te, in questa stanza, non è così? E di là, di sopra, oltre le scale di casa tua, c'è una terrazza, mi dicevi, da cui si vede la strada...

martedì 6 dicembre 2016

Preghiera laica

di Silvia Dello Russo

E siamo di nuovo qui
Io te e la morte
È venuta a prenderti ancora
Cerca di strapparti a me
Come un antico sacrificio ad ogni suo ritorno le diamo un pezzo di te
Ma sappiamo che presto ti prenderà tutta.
Vorrei, se voler ancora si può
Tu andassi a lei sognando
E non con quel mantello nero che ti costringe ad indossare
Vorrei, se ancor volere si può
Che avesse ancora pietà
Che ci donasse ancora tempo
Per i tuoi sogni
Per le tue canzoni
Vorrei se allor si può
Tu volassi via
E non ti trovasse più
Mai più

domenica 4 dicembre 2016

La candela

di Sandra Collura
(foto di Laura Collura)

In una sera vuota
la volubile fiamma della candela
d’angoscia pulsava.

Cominciò poi a tremare
come il rantolo della vita che si spegne
che si fa sempre più corto
infine sembrò morire
s’ allungò, si stirò, apparve solo un puntino blu
si dissolse la luce e la sua vita
in un fil di fumo nero.

Da quell’inerzia dolce
senza un perché s’accese una fiammella
piccola e brillante.
Consumò, col suo calore la bianca cera
creò nuove cose e forme
una stalagmite trasparente
la colonna di un tempio
le canne di un organo e da quelle poi,
lungo il fianco del suo corpo mutilato,
un bianco altare e un’altra fiammella ancora
sorgeva e cantava un salmo di gloria
e poi ancora un’altra più piccola
ma vitale e luccicante.
Erano cinque, tante
ognuna con la sua vita trasmessa, contagiata.
E’ forse simile a questa la nostra vita
che si trasmette e contagia quando  sembra finire?

Poi quell’effimera cattedrale di luce si sciolse
in un lago di lagrime dense
impantanandosi a terra
in piccole onde solidificate
e quel miracolo di moltiplicazione di luce
si raccolse in un’unica fiamma
che svettava solitaria, ultimo baluardo
nato da quelle diverse morti
che per un breve tempo
s’erano accese di vita

voce

by guido monte
photo by graciela muller pozzebon

"... una voce
sottile
di silenzio"