domenica 23 ottobre 2016

Il pettirosso


di Sandra Collura

Io e mia madre parlavamo, ricordavamo
e il presente era il  paravento del dolore.

Con le sottili zampe il pettirosso
saltellò lieve fino al  cuore
dalla finestra ci ascoltava
l’azzurro perlaceo del tramonto invernale.

Curioso, nel silenzio ci spiava
coi suoi piccoli occhi tondi
e dal rosso petto una calda fiamma tenera
d’affetto si sprigionava dalla variopinta materia

Muto, portava messaggi
di quelli che vanno e non tornano più
di mia sorella, scomparsa nell’ultima primavera
di mio padre che si è dimenticato di sé.
Lieve, un battito d’ali ci fa desiderare
che non vorremmo essere  sole.

24/01/2016

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