sabato 23 agosto 2014

Altra lettera da Belfast

by Alice d’Alessandro
(photo by Pippo Zimmardi)

Caro Guido,

ti penso spesso in questa fine estate irlandese che odora di autunno. Siamo tornati alla nostra "casa al mare", come la chiama F.

lunedì 18 agosto 2014

La barca

by Rosalba Morici

La luna al crepuscolo della sera continuava a illuminarla: era rimasta laggiù, solitaria e inutile per tutto il giorno, come un relitto abbandonato, che le dicerie rendevano misterioso. Sabato sera al nostro arrivo, vagavamo tra le pietre di Torre Salsa che in alto spiccava scura, la punta aguzza e imponente, contro il sole appena tramontato. La roccia bianca dava ancora luce ai nostri passi e alle parole: una mamma col suo bambino vagava come noi e ci raccontò di strani rumori notturni, di fari accesi, forse di fughe: pare che ci sia stato un approdo... un barcone... vestiti sparpagliati. In quelle parole desiderio di capire e di capirsi, di accoglier le paure e di sentirsi vicini. Al mattino mi misi in cammino, curiosità o bisogno di vedere, di sentire...gioia di essere in quel posto, a me noto solo per averne sentito parlare, ma non proprio nuovo per le lunghe distese di sabbia, fina e dorata... e gioia di esserci, quasi per caso, desiderio di immergere i piedi in quell'acqua cristallina, pensata fredda, comunque bianca qua e là come la roccia che vi si riflette. Camminai a lungo: il fondale sabbioso si interrompeva e si intravedevano scogli, piatti, scuri, che a scala si perdevano nel mare più profondo.

venerdì 15 agosto 2014

vecchie cose n.2

by guido monte
photo by pippo zimmardi

1
tolle lege, tolle lege
prendi, leggi, prendi, leggi
sussurra augustinus,
no light, but rather darkness visible
sussurra invece john m.
1 bis
if eyes opened even for a moment,
they could see how things really are:
slow drops of rain on a window pane.

ecco negli occhi di un asino:
leggo per sprofondare nell’oscurità trasparente,
in ciò che non siamo  e non vogliamo,
nel termometro delle resistenze individuali
nei quaranta sotto zero della steppa siberiana…

2
se ti cerchi dentro invece,
 all’inizio scopri solo città distrutte dal fuoco,
 sonno inconsapevole che ti trascina
 per vie vuote, fino al senso della fine di tutto…

le cose hanno  infinito bisogno di vita,
dentro lo sguardo di Dio si solleva la creta,
tremante e appena nata, della carne
che respira per la prima volta

3
vorrei bere anch’io tra le rocce le fresche fonti pure
 di sorgente, racchiuse da calde pareti
 di antichissima pietra primordiale

4
la sacerdotessa molly bloom  dice sì alla vita,
il mare caldo primordiale compone le squadrate piramidi nere
                                                                   alla giants’ causeway

5
basho: la rana in quel caldissimo pomeriggio d’estate si è tuffata
 nell’antico stagno trasparente, e ha sentito l’immediato satori,
                                                                      al suono dell’acqua



lunedì 11 agosto 2014

Ore piccole

 
di Enzo Barone
C’è la grande luce del lampione arancione sulla strada, fredda, pallida e malata. Illumina, ma è triste; sta là, sempre accesa, tutta la notte, ottusa, sempre uguale. Danny non l’aveva mai notata o meglio non da questa prospettiva. E’ l’una e mezza di notte e lui se ne sta là, al buio, disteso sul divano con gli occhi aperti. Non sta pensando a niente in particolare; sta solo con gli occhi aperti a farsi bagnare da quella orrenda, pallida luce arancione.

giovedì 7 agosto 2014

Moralia 3. Di come Platone, a sua insaputa, destò il cuore a due antichi amanti

Di Enzo Barone
A chi sa, a chi intende
Questo pezzo oggi ha come riceventi privilegiati due persone, due persone a cui voglio un gran bene e che capiranno prima e più profondamente di tutti gli altri lettori questa piccola riflessione. Oggi vorrei parlare infatti a loro con queste povere parole (e a tutti gli altri , naturalmente) di idee e di idealismo. Non di quel concetto vago di idealismo, generalmente diffuso dalla cultura di massa wikipediana , ma più propriamente di quello platonico (anche qua in senso proprio, filosofico, non nel senso popolare dell’aggettivo) .

mercoledì 6 agosto 2014

Ricordo

di Salvo Balsano
collage by Pippo Zimmardi

Le mani vanitose della menzogna curano le tempeste di pupille violente. Una massa di sepolture parallele nasconde in ombre mimetiche le trasformazioni notturne. Non vedete le radici incatenate? Potrei sedere in quell'angolo solitario e con una conchiglia raccogliere il loro sangue imperdonabile. 
Un metronomo dirige l'orchestra macabra della pioggia, le stragi feroci della grandine: ha custodito il suo cuore pallido in un mausoleo di carta.
Vorrei ricordare un albero addormentato con germogli di stelle.

Stromboli

by Pippo Zimmardi

Pensa al rumore di Dio
Nei sistemi del crampo

Tsunami iconico

In cui si danno
Conforti armonici
Risvolti speculari
Conta e roller
micro crimini
a perdere
macro minimi
strabismi
Mappe botti