domenica 25 maggio 2014

ancora parole per strada

by guido monte

*dormiveglia: ogni cosa svanisce per tornare al suo posto

*cercare sulla terra i primi vagiti del mondo, per tornare alla grande madre

*tutto è stato detto e fatto: allora le nostre sono solo ripetizioni di recite, di fronte al nulla che incombe?

*l’incombente non-senso di tutto di fronte all’orrore, alla violenza, alla fine

mercoledì 21 maggio 2014

L'uomo invisibile

di Francesco Scrima
“e dopo
dentro una polvere di archivi
nulla nessuno in nessun luogo mai”
(V.Sereni – Gli strumenti umani)

Uno
 

   Vivo nel mio corpo con un disperato bisogno di calore.
   A volte lo guardo, da fuori, e non so cosa dirgli di me, degli altri, di tutto quello che accade dove lui si aggira.
   Non parlo spesso. Mai se non ho niente da dire.
   Oggi mi sono svegliato con un fastidio al braccio destro. Tocco un punto, un piccolo punto dell’avambraccio, un minuscolo quadratino di pelle nuda. Mi gratto. Niente. Mi accarezzo quella parte con dolcezza. Il fastidio rimane.

sabato 17 maggio 2014

Stupor Mundi n°110 - Informazione in lingua siciliana




Edizione n°110 del 16 maggio 2014

Questi gli argomenti trattati nei servizi di questa puntata:
- 68° anniversario della promulgazione dello Statuto di Autonomia
- La Regione Siciliana accende un mutuo da un miliardo di euro
- Festa al Barbera per la promozione del Palermo in serie A

Note linguistiche: i vari termini sono trascritti seguendo i dizionari del Mortillaro e del Pasqualino.

venerdì 16 maggio 2014

Traum

By Silvia Dello Russo
Collage by Pippo Zimmardi

E nei sogni
ti rincorreva
tendeva la mano forte per prender la tua
inafferrabile e tesa
protesa inesistente

C nei sogni voleva gridare forte il tuo nome
ma la voce non le usciva mai

S
nei sogni diventava grande e piccola come alice

A allora comincio a scrivere i suoi sogni che come sentiero magico
l’accompagnarono alla corte di un re

un castello un trono e un re

parole in codice
simboli troppo luminosi
ci volle qualche tempo
tutto il sentiero fino a casa

finché a casa tutto fu chiaro
aperte le finestre
furono spalancate le cantine del castello
pettinati i capelli
furono sciolte come cera le gabbie

A si fece bella cerco mille volte il re
non lo trovo più
sul monte non c’era più nemmeno il castello
sorrise alla mille e una volta
si legó i capelli poi li slegó
e si inchinó alla vita...


lunedì 12 maggio 2014

Stupor Mundi n°109 - Informazione in lingua siciliana




Edizione n°109 del 2 maggio 2014

Questi gli argomenti trattati nei servizi di questa puntata:
- Ebola: il virus che minaccia di sbarcare in Sicilia e, dunque, in Europa
- Il nuovo singolo degli Original Sicilian Style: "Reggae Revolution"
- Ricordo di Salvatore Lo Casto

Note linguistiche: i vari termini sono trascritti seguendo i dizionari del Mortillaro e del Pasqualino.

domenica 11 maggio 2014

la madre di dio fra i tormenti

( ispirato a il grande inquisitore,
ne i fratelli karamazov di f. dostoevski)

by guido monte

era un poemetto, disse ivan
un antico poemetto monastico
simile ai versi di dante:
maria che visita l'inferno
in compagnia dell'arcangelo michele.
vuole vedere i peccatori e il loro dolore.
e osserva i peccatori in un lago bollente:
affogano nelle acque del lago,
e quelli che non possono risalire
"dio li dimentica
per sempre".

e maria torna subito al trono di dio,
è sconvolta, piange forte,
si mette in ginocchio davanti al trono
e chiede a dio pietà per tutti i dannati,
lo supplica che li perdoni tutti,
senza distinzioni!
ma dio le mostra
le mani e i piedi di suo figlio piagati
e bucati dai chiodi, e le chiede:
"vuoi che perdoni anche i suoi carnefici?".
allora la vergine si inginocchia con tutti i santi,
i martiri, gli angeli e gli arcangeli
e insieme chiedono pietà per tutti,
senza distinzione. alla fine maria
ottiene di far cessare i tormenti dei dannati
ogni anno dal venerdì santo alla pentecoste,
e i dannati dagli abissi ringraziano dio
e gli dicono: "sei stato giusto, signore!"


mercoledì 7 maggio 2014

ancora vecchie cose

by guido monte
collage by pippo zimmardi

1
pochi passi sono un’intera vita di sbagli e  dolori, pochi passi prima del buio-incanto da cui non si scappa; eppure ogni giorno la calma del mattino sembra identica, innocente, senza colpa o tempo, è un silenzio di un mondo  indefinito che sfugge dalle mani ma mi nutre della sua impalpabile sostanza…

giovedì 1 maggio 2014

Beata ingenuità

di Enzo Barone

Qualche giorno addietro un caro amico mi accusava di essere politicamente poco avveduto, nonostante le esperienze, nonostante la vita vissuta.
Mi ostinavo infatti a dichiarare, con una certa enfasi incrinata, è vero, che il motivo per il quale continuo a rimanere fedele ad una certa scelta politica, incarnata storicamente a torto o a ragione da un certo partito, la cui antica fibra identitaria appare via via sempre più sbiadita, le cui scelte appaiono sempre più dettate dall’esigenza di squallidi compromessi, è perché credo che quella corrente ideale e culturale, al netto di tutto il pattume e le sconcezze della politica operante, abbia ancora dentro di sé un piccolo ma irriducibile prezioso nucleo: quello altissimo della solidarietà.

Risposta a “Troades”

di Asia Mattaliano
photo by Nicola Spacca

Prima di capire cosa è la morte… Dovremmo capire cosa è la vita. Siamo sicuri che noi stiamo vivendo e non morendo? Magari la vita è un apparente immobilità del corpo e un caotico muoversi del cosmo sopra di noi; mentre la morte è nei nostri corpi... Se questa è la vita, secondo me nulla muore o svanisce... Tutto si trasforma. L'energia con cui abbiamo mosso questa terra non morirà mai e cosí neanche il nostro corpo, il nostro soffio continuerà a soffiare, divenendo respiro e nutrimento per gli alberi, clorofilla per le foglie e casa per gli uccelli. La domanda di Seneca è quella che ci facciamo tutti, quella per cui ogni uomo è filosofo e principio della propria Filosofia. La veritá è che la morte non esiste, solo non ricordiamo cosa abbiamo vissuto prima di questa vita... Quindi alla fine noi viviamo una ricerca continua.