venerdì 26 aprile 2013

A Enzo




di Daniela Palumbo

Sei strumento d’orchestra
segreta
e silenziosa,
lungo e possente corno
di bronzo
e oro.

Sei sorriso dolce
di pianto
risata grassa e accesa
sei tu baritono e tenore… 

Padre e bambino
sei penna d’indiano
seduto sul Toro punteggiato
di nuove stelle,
calumet di pace, segnale di fumo.
Luce di speranza nella notte
depredata dell’aurora
sei tu vecchio faro.
Amico mio
Caro.

2 commenti:

  1. Ha la giocosità dei grandi, Calvino, De Gregori, Rodari, Palazzeschi. e anche la potenza mistica di Ungaretti, Quasimodo.
    Pensavo: però! in tutti questi anni per qualcuno, all'infuori dei miei cari, ho significato qualcosa di bello.
    Forse quello che dici è un po' troppo per me, ma vi riconosco comunque un affetto, un amore fraterno (ricordi, sorella?) che porterò sempre con me come un dono inestimabile.
    Ti voglio bene.

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  2. Complimenti a Daniela per i versi e complimenti a Enzo per i risultati ottenuti con PAlingenesi... insieme a un carissimo augurio anticipato per il punto da lui raggiunto nel "cammin di nostra vita" :-)

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