domenica 22 luglio 2012

Frammenti n.5

di Francesca Saieva
(photo by Francesca Saieva)



Voluttà, replica di evanescente tenerezza (Lévinas), ignara della fine. A nude immagini di questo dire, sciogli danze sensuali nel brillìo fisso della luce (Pessoa). Una vuota stanza nel chiarore dell'Oscurità, per il duale mistero di una consumata unione, tua intenzionalità senza visione (Lévinas). E sulla tua pelle frammenti di un viaggio che indossi come l'anima che bacia il quadro che hai dipinto (Pessoa).


Nel susseguirsi delle ore è stato breve il lungo viaggio (Montale). In questa bianca notte senza riposo, come a primavera i limiti del bosco (Pasternak), laggiù nella casa di vetro. E qualcuno ti parla di solitudini che non seppero dirsi parole piene d'amore (Forte). Muta, assente la colpa. Nel dare e avere delle ore, su un ponte bianco come una mano (Waites), sfiori il desiderio. Ma è solo una vela che passa nella notte che resta (Pessoa).


Nel sonno varchi la soglia. E' la veglia. Alla sua porta segreta un secchiello di ambrosia (Campbell). Eternità ormai prossima al possesso di quella leva, chiavistello della caverna (Gottfried). E il riposo è vita, nel letto verdeggiante (Cantico dei cantici). Raccoglimento per ciò che è presente. Versammlung (Heidegger). Nella 'sosta' le incise parole, modellate sui corpi, ondeggiano come luce tra le foglie (Woolf). Nella tua isola di carta il vento è ormai alto. Ma al chiudersi dell'onda ancora per te un canto da riscrivere, come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio (Cantico dei cantici).

sabato 21 luglio 2012

forse sognare

by guido monte e vita fabbro

ti chiedo, vegliando di notte,
cosa dovremmo sperare,
se il sonno senza sogni
o il sonno delle cose vissute.
Chiudo gli occhi e attendo
che la terra, tornata a tante ere fa,
ci sogni e ci mescoli alle tante
cose che ha vissuto,
tra magmi e lave inghiottiti.
forse dopo dormiremo
anche noi,
come pensava sergio,
e se dormi puoi anche
sognare sguardi del passato
e cose vissute...
nell'attesa della parusia.
e "... si non videmus
quod speramus,
per patientiam
expectamus"

vita


di guido monte

sì, forse esisterà
 un mondo diverso
di erba pace solitudine
nella penombra 
senza aspettative
cieli madri sguardi,
occhi facce passi...

lo spirito sarà
 libero, distaccato
saprà d’incensi…

il mondo è nato su due ali,
che volavano
su onde senza tempo...
e le ali sono spirito
che nutre l’universo...

un mondo diverso
di erba pace solitudine
senza aspettative
occhi facce passi...
un mondo
diverso da questo

martedì 17 luglio 2012

OMA

by Sivia Dello Russo

The first rhyme
Ever I read 
A new sound
Started beating in my heart

The first rhyme
Ever I heard
A Rythm of flowing letters
Started defining my soul

Et la musique coulait
Jusqu'à ma tête
Qui en dancant
Se réunissait à mes pieds
Tandis que mes mains
Dessinait les lignes
De ton visage
Toi
Femme aux cheveux bleu
Et aux yeaux de ciel

Denk an mich
Alors
Wie ein heile Traum
Jedes mal
In cui io pronuncerò le tue rime
E canteremo i tuoi versi

sabato 14 luglio 2012

Una precisazione


Cari lettori

abbiamo dato spazio ieri ad un interessante intervento del prof. Costa dal titolo "Appello ai Siciliani liberi".
Già in passato avevamo avuto l'onore di ospitare più volte i suoi contributi, che trattavano di economia e di politica, lettissimi, sempre acuti, interessanti, profetici talvolta.
Anche questo manifesto politico racchiude in sè tutte queste caratteristiche, ponendo sul tappeto dei problemi riguardanti la Sicilia, molti dei quali assolutamente condivisibili, e prospettando soluzioni programmatiche degne di attenzione e di rispetto, in ogni caso.
Vorremmo però precisare con semplicità, ma anche con chiarezza che il nostro blog si occupa e si interessa sì di cultura, società, politica, di Palermo e della Sicilia (perchè sennò PAlingenesi?), ma che la sua redazione non ha mai espresso in modo unitario una linea "editoriale" partiticamente orientata in alcuna direzione, non ha cioè mai scelto di sostenere alcun movimento o forza di rappresentanza popolare precisamente identificata.
E questo non per avversione verso questo o quel partito o verso l'idea di partito, di forza politica in genere, ma per la scelta (o forse la non scelta) di fondo di aggregare un gruppo di intellettuali e scrittori legati all'idea di questo blog solo dall'amicizia reciproca e dall'amore per la cultura.
Naturalmente tra le fila degli autori (come è ben visibile in alcuni post) ci sono orientamenti politici molto definiti e spiccati.
Ma si tratta sempre di autorevoli, rispettabili, legittime scelte individuali, non del blog in quanto tale.
Ospiteremo in futuro interventi di natura politica nel rispetto del pluralismo e della democrazia, ma conserveremo sempre la nostra indipendenza e libertà.

Enzo Barone

venerdì 13 luglio 2012

Appello ai Siciliani liberi




di Massimo Costa*
A tutti coloro che hanno sinora votato o militato nei partiti politici tradizionali, vedendo sistematicamente mortificate le loro istanze per il bene della Sicilia,
A tutti coloro che credono nella Costituzione della Repubblica Italiana, compresa quella parte di essa mai attuata che è lo Statuto della Regione Siciliana,
A tutti coloro che pensano che i “mercati” siano fatti per l’uomo e non l’uomo per i “mercati”, e che pensano che i lavoratori, gli imprenditori, i cittadini tutti siano soprattutto i destinatari dei frutti del lavoro e non solo oggetto o fattore della produzione ridotto a merce,
A tutti coloro che ancora sognano per la nostra Terra un futuro normale, in cui ogni persona possa realizzare se stessa, costruire la propria vita, senza sentire più mortificanti litanie sul sottosviluppo, la colonizzazione, la disoccupazione, l’emigrazione, il degrado, la corruzione, il malaffare, in una parola il lento annientamento di una delle terre più belle e ricche che ci siano al mondo,
A tutti coloro che vogliono tornare ad essere orgogliosi di essere e dirsi Siciliani, in Italia, in Europa e nel Mondo.

giovedì 12 luglio 2012

Te Deum Gaeta


di Raimondo Augello
L’evento bellico che segna formalmente la caduta del Regno delle Due Sicilie fu la capitolazione di Gaeta, roccaforte nella quale si era concentrata la resistenza borbonica, sottoposta da parte delle truppe piemontesi guidate dal generale Enrico Cialdini ad un durissimo assedio durato ben 102 giorni e culminato con la resa della città avvenuta il 13 febbraio del 1861. Noi sappiamo tutto sull’assedio di Stalingrado o sui bombardamenti cui durante il secondo conflitto mondiale è stata sottoposta la città di Dresda, ma in virtù di una colpevole rimozione poco o nulla  ci è stato detto su Gaeta;  Antonio Ciano, autore di interessanti saggi sugli argomenti che stiamo sviluppando ed ex comunista eletto nel 2008 al Consiglio Comunale di Gaeta nel Partito del Sud (eloquente ed unico caso in Italia di un comune con  più di ventimila abitanti che non sia amministrato da uno dei due poli),  racconta in un’intervista di come la città nel corso della sua storia sia stata sottoposta a ben 17 assedi ma, afferma, quello dei “fratelli” piemontesi fu di gran lunga il più spietato.

Stupor Mundi - Settimanale di informazione in lingua siciliana (n° 45)


Edizione n°45 del 6 luglio 2012, chiusa alle ore 08:00 del 5/07/2012.

- Note linguistiche:

I vari termini sono trascritti seguendo i dizionari del Mortillaro e del Pasqualino.

- Città e località di Sicilia citate nelle notizie:
Fossa delle Principesse, Gela, Modica, Palermo, Polizzi Generosa, Siracusa, Taormina.

mercoledì 11 luglio 2012

le rane (commedia, frammento iniziale)

di guido monte

(entrano derek walcott e claudio magris)
WALCOTT questo viaggio non era previsto … e adesso per giunta in cammino per l’ade in cerca dei vecchi poeti, e magris che mi segue.
MAGRIS ciao walcott! ma chi cerchiamo in particolare, dante? oppure omero?
WALCOTT mah, vorrei  rivedere anche gli ultimi: eliot, borges, gente così…
MAGRIS ma per vedere gli antichi poeti dobbiamo attraversare un lago enorme senza fondo, e la  barca con il vecchio dell’obolo. poi un buio terribile, e frustate, e alla fine luci e suoni bellissimi: l’isola dei beati.
(entra caronte)
CARONTE eccomi, io sono il vecchio… prima l’obolo.
(walcott e magris pagano e si seggono ai remi)

martedì 10 luglio 2012

L'età dell'innocenza


 di Raimondo Augello  Qualche tempo addietro, in occasione di un incontro con Edoardo Bennato avvenuto alla Feltrinelli di Palermo  abbiamo pubblicato su questo blog i video di un paio di canzoni presentate in quella circostanza dal cantautore napoletano, corredate da alcune riflessioni. Le due canzoni (Ninco Nanco e Il sorriso di Michela) rievocavano le figure di Giuseppe Nicola Summa, detto appunto Ninco Nanco, e di Michelina De Cesare, due protagonisti degli anni della cosiddetta "guerra al brigantaggio", sulle cui vicende, con sempre maggiore convinzione scrittori, musicisti, registi teatrali e cinematografici, attori, cercano di fare luce ciascuno adoperando il proprio linguaggio, allo scopo di trovare l'origine delle vere ragioni dei mali che oggi affliggono il nostro Meridione, dissipando il velo di retorica unitaria che nel corso di 150 anni ha portato la storiografia ufficiale a coprire molte verità e a trasmetterci una versione edulcorata dei fatti drammatici che segnarono quel periodo.

lunedì 9 luglio 2012

Momenti

by Silvia Dello Russo

Ma quando torna la mamma?
A MOMENTI
uomo straniero
Seduto di schiena al tavolo
Su una sedia verde azzurra
Che distante
Lontano
Assente
Correggeva errori di ortografia
Da infiniti fogli
Di malavoglia
Curvo sul suo malessere
Sulla sua insofferenza
Di fronte alla sua mano di plastica 
Di cui ancora senti l'odore

bambina 
Col fetto azzurro in mano
Guardavi l'immenso orologio 
Che non sapeva leggere
Ma quando arriverà a momenti?

Nulla era definito
Nemmeno il tempo
Tutto era dilatato 
Deformato

I rumori dei motori dei camion
 sotto la finestra
Il loro deposito
Rumori forti
Facevano tremare i vetri
Nascosti dietro quelle tende
Con i fiori marroni e arancioni
Dietro le quali pure tu nascondevi 
i tuoi bisogni che mettevi tutti
Speranzosa
Nell' "a momenti"

Da dove venivano quei camion?
Dove andavano?
Lo sapevano loro che eri cattiva?
Le sentivano loro quelle urla folli?
Saresti voluta scappare nascosta nei bilici?

No
Piccola in bilico tra il panico
E la disperazione
Tu
Aspettavi a momenti 
Ai piedi dello straniero monco d'affetto 
Nella dilatata attesa
Della donna conosciuta   

Donna straniera e lontana
Che non ti avrebbe riconosciuta  mai
Tu che nessun specchio del reame
Avrebbe potuto celare

Perché tu ora sei ancora seduta 
Ai piedi di quell'uomo
Che mai ti vedrà
Aspettando ancora quell'a momenti
Che mai verrá
Con la tua anima bianca in mano
Tu
Davanti ad un enorme orologio
Che continui a non comprendere
E ancora confidi che a momenti
E lei 
Arrivi

sei stata tradita
In quello spazio informe 
Dove hai riposto la tua estenuante
Irriducibile
Attesa

Ora sei bella
Ora a momenti
È arrivato
In tutti questi momenti
In cui la mamma poesia
Ti culla e ti permette di giocare
Tu bimba
Tra girotondi di lettere
E ninna nanne di parole

Raccoglili tutti i tuoi  momenti
Che ora suggellano in eterno
A momenti 
Che è arrivato
Placando la tua giusta fame e sete
E mai più
Ti lascerà 

domenica 1 luglio 2012

LAS NUBES

by Silvia Dello Russo

Vivo di notte
Coperto di un panno di vocali
Mangio per terra
Annuso gli angoli
E come un cane orino
E segno il mio territorio

Combatto di giorno
Tra gli insulti di chi scommette
Che il mio sangue
Sgorgherà copioso
E tra le incitazioni di chi vuole che io uccida

Mangio consonanti
Che mi graffiano la gola
Incidendo solchi nello stomaco

Sento a fatica
Il verso che emetto 
Quando vorrei parlare
Un latrato
Un urlo stridulo
Quando vorrei urlare

Sono un gallo 
Sono un cane
Un pugile mutilato

Affondo colpi
nelle carni e nell'anima
Ma hanno anima le bestie?
Vorrei dar pugni 
Ma ho solo fauci
Vorrei dar pugni
ma solo un becco
Vorrei dar pugni 
Ma non ho mani

Alcool o sangue
Veleno 
Non so che scorre dalle vene
Macchiando il suolo 
dove sputo saliva e perdo i denti 
E calpesto questo liquame caldo
Che infiamma 
Violenza per violenza
E le urla
E i colpi

Buio

Soffice cuscino
Silenzio  
Bianco
Le bende
E la tua voce calda
Che zittisce gli incubi
E gli incontri 
Che incessanti
si ripetono nella mente

Sei al sicuro
Ora dormi
E riposa 
Riposa sulla tua 
E sulla mia nuvola