mercoledì 8 febbraio 2012

Valzer degli spiriti muti

by Marco Ferrante


Io la vedo sempre la morte,
passo le mie giornate a vederla danzare
dentro alcune bambole di ceramica che ballano un jazz molto lento
o a dei pagliacci che ballano un boogie woogie senza tenere il tempo (con un bastone).
Muoio dalle risate ogni volta che prendo in prestito gli occhi di un cieco
Li guardo tutti avvolti da ovatta e muoio per un ora o due.
Vedo gente ammazzarsi ogni giorno e non mi sembra che altri abbiano cercato
Cose diverse coi loro ritmi lenti cerebrali
Che si sforzano di capire una danza africana
Per un sogno d’amore.
Battono il tempo e poi li prendono via
Toccata e Fuga.
Giro lento di walzer di anime,
spaccio erotico di un blues ripetitivo
sotto schemi di droghe auricolari
su quattro ruote che viaggiano come cento cavalli
cantando un brano medievale
e muovendosi appassionati a ritmo di tango.
Fuori tempo.
Fuori tempo.
Fuori tempo.
Vedo la morte ovunque.
Il mio piccolo ritratto sfumare.
Un coro di spiriti che si spegne.

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