martedì 3 gennaio 2012

Cosa c'entra l'Euro con questa crisi?



video di Roberto Di Giovanni

Inizio dello stralcio dell'intervento del prof. Costa, docente alla Facoltà di Economia dell'Università di Palermo, contenuto in questo video:

Stiamo parlando di crisi dal 2008 e di rapporti con la moneta; cosa c'entra la moneta con questa crisi? Si potrebbe dire "parliamo di crisi; la moneta è una istituzione che funziona per i fatti suoi, la moneta è soltanto un velo dietro il quale c'è l'economia reale, la crisi è reale, parliamo di crisi, parliamo di politiche di deficit dello Stato, perché dobbiamo parlare della moneta?" Io sono convinto che, invece, la moneta non è il fronte di questa crisi; l'assetto monetario in cui viviamo oggi è la fonte di questa crisi; i fatti parlano, per certi versi, chiaro. Intanto noi abbiamo in Europa alcuni paesi che, o perché non erano ancora pronti o perché hanno scelto, non sono entrati nell'unione monetaria; e poi abbiamo altri paesi che sono entrati nell'unione monetaria.

Faccio un discorso non da economista ma da uomo della strada: a chi è entrato nell'unione monetaria gli avevano promesso non solo il paradiso ma gli avevano detto che se non fosse entrato gli sarebbero successe cose terribili. Io non lo so che cosa sarebbe successo se l'Italia non fosse entrata nell'Euro, sarebbero successe cose terribili!, però io so una cosa, che tutti i paesi che sono entrati nell'Euro sono entrati in un vero e proprio incubo; tutti i paesi che sono rimasti fuori, per caso, per sbaglio o per volontà, sono fuori da questo incubo. La Turchia che bussa da trent'anni all'Europa ha tassi di crescita invidiabili, disoccupazione bassissima e nessun problema di debito pubblico; l'Ungheria, che gode di cattiva stampa perché si sta risanando il debito da sola senza entrare nell'Euro, se la passa meglio dell'Italia e della Grecia; l'Islanda se la passa benissimo; la Svezia, la Danimarca, la Gran Bretagna che sono entrati nell'Unione ma non nell'Euro, non avranno mai i problemi che hanno i paesi dell'Euro (...)


(Ascoltare il video per sentire il resto dello stralcio dell'intervento del prof. Costa)

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