sabato 12 novembre 2011

"Stupor Mundi" - Edizione di venerdì 11 novembre



Edizione n°13, chiusa alle ore 12:00 del 10/11/2011.

- Note linguistiche:

I vari termini sono trascritti seguendo i dizionari del Mortillaro e del Pasqualino.

- "Ammartucari": debilitare, acciaccare, distruggere. Il verbo si usa tanto nel senso fisico che in quello morale ("abbattere"). Secondo il Pasqualino, deriverebbe da verbo costruito sulla voce "mortu" preceduta da "ad" (*admorticari), nel senso proprio di "ridurre a morto", cioè "quasi morto, come morto". Normalmente si usa per le persone; in questa edizione lo abbiamo voluto accostare al nome di una città in quanto comunità di persone che la compone e non soltanto come luogo fisico.

- "Fivraru/Frivaru": Febbraio (mese). Continuiamo a usare nella stessa puntata due versioni leggermente diverse di uno stesso termine, come - ripetiamo - faceva il Pitré, per affermare la validità di entrambe. "Frivaru" è attestato nel dizionario del Mortillaro e in molti altri. "Fivraru" è più di area messinese e calabra.

- "Strati strati": per le strade. La ripetizione di un sostantivo che indica un luogo fisico ("strati strati", "campagni campagni", eccetera) è usata in lingua siciliana per rendere il concetto di estensione nello spazio. Questa soluzione è tipica del siciliano e si riscontra soltanto in esso ed in nessuna altra lingua ufficialmente riconosciuta. E' attestata sin dagli albori della lingua siciliana.

- "Sdivacamentu": versamento, rovesciamento di liquidi, sversamento. Dal verbo "Sdivacari" (versare, fare uscir fuori un liquido da un contenitore). Probabilmente da una forma popolare del verbo latino "evacuare".

- "Tràsiri": entrare, andare dentro. Dal latino "transire", formato da trans + ire (andare oltre, andare di là). Attestato già nel XIV secolo.

- Città e località di Sicilia citati nelle notizie: Catania, Corleone, Giampilieri, Palermo, Partinico, Petralia, Sant'Agata di Militello, Termini Imerese.

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