martedì 29 novembre 2011

Lettere parmigiane

Rubrica a cura di Silvia Dello Russo

Recensione del romanzo di Alejandro Jodorowsky “Il maestro e le maghe”
(G.Feltrinelli Editore, aprile 2010; titolo originale dell’opera: “El maestro y las magas”, Ediciones Siruela, 2005)

A chi di noi non è capitato di perdersi?
Perdersi nelle vicende della vita, perdersi per dolore, perdersi per vissuto e storia vissuta, perdersi... senza trovarsi più.
Può capitare che tra i sentieri dello smarrimento, nel tentativo di recuperare un faro, un punto fermo, una coordinata prima, ci si imbatta in personaggi dai mille volti alla "il gatto e alla volpe” o alla “fata turchina” che come giani bifronte ci ingannano, ci confondono oppure a volte ci guidano.
Può capitare d’ incontrare persone appunto, maestre o debosciate che siano, così come può capitare di imbattersi in situazioni limite, “al bordo”, sulla strada della vita... così come sulla strada di un libro.
Alejandro Jodorowsky, nato in Cile nel 1930, oggi risiedente a Parigi, “padre” e interprete della pantomimica teatrale, regista di film che hanno riempito pagine della filmografia internazionale ( “El topo”, o “La montagna sacra”) nonché fervente autore, racconta nel suo libro “Il maestro e le maghe” uno spaccato di vita sul sentiero di uno smarrimento ancestrale, di una mai incessante ricerca delle coordinate di navigazione verso una giusta rotta.

lunedì 28 novembre 2011

# Occupy Massimo: dal 17 novembre studenti accampati in piazza a Palermo



(testo e video di Fonso Genchi)

Dal 17 novembre alcuni giovani occupano giorno e notte la centralissima piazza Verdi a Palermo dove hanno montato alcune tende e creato un vero e proprio accampamento - come gli Indignados spagnoli - in pieno centro città. Hanno chiamato l'iniziativa #Occupy Massimo, rifacendosi a quanto avvenuto a New York con #Occupy Wall Street e il loro motto è "Yes we camp". In questo video uno di loro spiega le ragioni dell'occupazione della piazza:

sabato 26 novembre 2011

Lettera di anonimo a Francesco Merlo



Un anonimo cittadino siciliano, probabilmente del messinese, ha scritto questa lettera aperta a Francesco Merlo, giornalista di "Repubblica" che, in occasione dell'alluvione di Saponara, ha messo sul quotidiano on-line un video con dei suoi commenti (questo il link al video: Da Genova a Messina, le differenze di un'Italia flagellata)

Ciccio,

ti scrivo a nome di tanti siciliani, e ti chiamo Ciccio perché anche tu sei siciliano, essendo nato a Catania.
Lo so che ti da fastidio, perché - avendo lavorato per 19 anni al Corriere della Sera e scrivendo da 10 anni per La Repubblica - probabilmente non ti piace essere chiamato “Ciccio”.
Magari, dopo tanti anni al Corriere, parli pure milanese, e Ciccio in milanese non suona bene.
Ma io continuerò lo stesso a chiamarti Ciccio, ok?

"Stupor Mundi" - Edizione di venerdì 25 novembre



Edizione n°15, chiusa alle ore 12:00 del 24/11/2011.

- Note linguistiche:

I vari termini sono trascritti seguendo i dizionari del Mortillaro e del Pasqualino.

- "Ciàuru": Odore, Odorato (in funzione di sostantivo). Probabilmente dal verbo latino "Flagrare" per "Fragrare" (emanare odore). Francese e Catalano "Flairer" (odorare). Sostantivo attestato almeno sin dal 1337 con la grafia "hyauru" (Accurso di Cremona, "Valeriu Maximu").
- "Limarra": Fango, Melma. Parola probabilmente di origine antichissima, forse pre-indoeuropea almeno nel suo suffisso "-arra", mentre la parte iniziale potrebbe derivare dal Latino "Limus" (fango, melma). Questo termine è attestato per la prima volta nel 1519 ed è presente solo in lingua siciliana (Siciliano e Calabrese)

- Città e località di Sicilia citati nelle notizie: Barcellona Pozzo di Gotto, Baucina, Caronia, Catania, Ficarra, Monreale, Palermo, Sant'Angelo di Brolo, Saponara, Siracusa, Termini Imerese, Valderice, Villafranca Tirrena.

venerdì 25 novembre 2011

mistica





di guido monte


.


l'uno nel tutto,
e l'uno chiede al tutto
soltanto il tutto stesso.
sto davanti al tutto,
mi abbandono, mi lascio andare
ogni tanto mi perdo
nelle profondità
e sono lui
sono finalmente
il seme del mosaico
sono il ramo dell'albero

non religione,
non regole,
niente forma o volto
e soltanto
linfa da un solo spirito,
l'unico verso possibile

giovedì 24 novembre 2011

Night and day

Rubrica settimanale sugli spettacoli, le mostre, gli incontri, le occasioni culturali nella nostra città

 di Laura D

Nel famoso settimanale enigmistico c’è un giochino chiamato “aguzzate la vista”.Questo è quanto vi consigliamo di fare con gli eventi di questa settimana a Palermo, guardatevi intorno, in alto, in basso, a destra e a sinistra perché potreste imbattervi in particolari nascosti.
Tra questi l’ultima edizione dei Subway-racconti leggeri come una piuma, digeribili in cinque minuti e completamente gratuiti. Un’alternativa al sudoku e la possibilità per giovani aspiranti scrittori di intrattenervi con brevissime storie dai titoli più bizzarri come Il Menoscopio, L’ultimo spenga la luce, etc..Sono disponibili tutti i giorni nelle fermate del bus e nelle librerie, non vi resta che scegliere l’argomento che più vi aggrada.


mercoledì 23 novembre 2011

Poteri Forti e Poteri Deboli

di Enzo Barone
L’avvento “salvifico” e provvidenziale del professor Monti nella catastrofica situazione economica italiana ha, ancor prima della approvazione parlamentare del suo governo, scatenato le congetture, le riflessioni e le illazioni più svariate sulla sua persona.
Per una certa corrente di pensiero, quella clandestina dei blog e di alcuni siti internet, Monti e la sua cricca altro non sarebbero che la più completa e realizzata espressione dei Poteri Forti: anzi neanche una “espressione”, ma la loro presenza concreta e reale, in anima e corpo.

Pino Aprile giovedì sera a Palermo



Giovedì sera Pino Aprile sarà a Palermo per la presentazione della sua ultima opera letteraria, il saggio “Giù al Sud”, in libreria già dalla fine dello scorso mese di ottobre.

L’autore del best seller “Terroni” (30 ristampe, in classifica per un anno e mezzo, più di 500.000 copie vendute), durante i suoi numerosi viaggi al Sud - effettuati soprattutto negli ultimi 18 mesi per partecipare a dibattiti e conferenze - non ha perso l’occasione per ascoltare storie, conoscere personaggi e realtà interessanti ma che non fanno notizia perché, come ripete spesso nel libro, “mica è mafia, mica è monnezza”.

lunedì 21 novembre 2011

lettere 'insulari' a...

Lettere 'insulari', rubrica a cura di Francesca Saieva
Se volete condividere pensieri, idee e perplessità, scrivete a francescasaieva@gmail.com

Lanciare una rubrica in un blog è sempre una sfida, soprattutto quando si tratta di qualcosa inerente la scrittura. Ciò che vi chiedo è infatti se avete mai pensato a una lettera come a uno 'spazio ritrovato'. Una casa dalle pareti bianche, prima di diventare pagine di vita.
Di certo Emily Dickinson l'avrà fatto, non avrebbe scritto questi versi "c'è una solitudine dello spazio, una del mare, una della morte, ma queste compagnia saranno".
Pensandoci bene i nostri cassetti 'segreti' e le pagine dei libri sono piene di lettere, ritratti d'immagine in "quel più profondo punto quell'isolamento polare di un'anima". Direte anche: ma lei era una solitaria e aveva tanto di quel tempo! - io veramente non ne sarei così sicura, soprattutto affidandomi alla relatività di ogni vita temporale.

sabato 19 novembre 2011

flash (the waste land, paradise lost, petronius, l’homme qui rit, handke)





by guido monte

all is grave
tudo è aflição
all is inequity
all inútil horror do mundo
visible darkness, says milton,
obscurity in people’s noises
and i don’t hope longer...
and sybilla:
“apothanein thélo”
i want to die.


but peter asks again:

"does the evil really exist?"

... and you, what matters to you?
bist du ber mir? es mecum?
are you near me?
.
finished. go

"Stupor Mundi" - Edizione di venerdì 18 novembre



Edizione n°14, chiusa alle ore 12:00 del 17/11/2011.

- Note linguistiche:

I vari termini sono trascritti seguendo i dizionari del Mortillaro e del Pasqualino.

- "Novembri": differenziandoci dalla scorsa edizione, in cui si è usato "Novembru", nella presente abbiamo scelto di usare "Novembri" perché entrambe le varianti sono ritenute colte, a differenza di "Novèmmiru".

giovedì 17 novembre 2011

Lettere parmigiane ---- rubrica letteraria da Parma a cura di Silvia Dello Russo


Recensione di un famoso romanzo di John Steinbeck
By Silvia Dello Russo
(disegno by Elena Belvedere)

“La valle dell’Eden”
(prima ed. 1952 edizioni Medusa, titolo originale dell’opera “East of Eden” the Viking Press New York 1952)

Perché rispolverare un romanzo quasi epico come “La valle dell’Eden”, di cui James Dean fu interprete nella stessa riedizione cinematografica, in un epoca in cui sbancano i libri fantasy, dalle saghe di Twilight ai vari Harry Potter del momento, è presto detto.
Come i libri “da banco” o da “sbanco cinematografico” appunto, la valle dell’Eden è la ricerca di qualche cosa, qualche cosa che salva, nell’infinita diatriba del bene contro il male.

mercoledì 16 novembre 2011

Coldrain, Die tomorrow


Da Die tomorrow dei Coldrain (album Nothing lasts forever)

Traduzione di Alessio Salitore

Niente dura per sempre
dunque non dare mai niente per scontato,
hai mai immaginato
cosa faresti se ogni cosa in cui credi
finisse domani?

Le situazioni sono più grandi di noi
ogni speranza è vana dove i sogni sono persi,
non possiamo continuare a vivere in questo modo
manipolati dall'informazione,
è sbagliato ciò che è giusto
ed è giusto ciò che è sbagliato
non possiamo continuare a vivere in questo modo.

La gente continua a vagare
per sentieri tracciati da sciocchi che non hanno cura,
non capisco perché continuiamo a danneggiare noi stessi.
Niente dura per sempre
dunque non dare mai niente per scontato...
hai mai immaginato
cosa faresti se tutto ciò in cui credi
finisse domani?

Quando tutto ciò che vedi è falso
l'unica cosa che ti rimane è chiudere gli occhi
ascoltando la voce dentro,
perchè i nostri cuori devono sopravvivere.

I nostri cuori devono rimanere in vita.

Per tutto questo tempo
abbiamo solo cercato di trovare un modo
per celare ogni cosa altrove,
per tutto questo tempo
abbiamo solo cercato di trovare un modo
per scappare via,
ora tutto deve cambiare
è giunto il momento.

martedì 15 novembre 2011

Night and day

Rubrica settimanale sugli spettacoli, le mostre, gli incontri, le occasioni culturali nella nostra città
di Laura D
Visto il tempo incerto di questo periodo, anche se spinti a fare due passi fuori da casa potreste imbattervi in un acquazzone. Non resta che consigliarvi dove trovare riparo in caso di emergenza. Ad esempio a Palazzo Riso in corso Vittorio Emanuele 365 è aperta al pubblico la mostra dal titolo SOTTO QUALE CIELO? prorogata fino all’8 gennaio; cinque artisti di fama internazionale Massimo Bartolini, Flavio Favelli, Hans Schabus, Marinella Senatore e Zafos Xagoraris traducono in opere d’arte la scoperta delle diverse località siciliane in cui sono stati ospitati, di particolare suggestione l’installazione ricavata con le luminarie artigianali di Capo d’Orlando.

sabato 12 novembre 2011

pensieri sul canale di sicilia (parte seconda)


di guido monte

e persino su queste onde nere
in mente ho questo ricordo,
di te, dio sconosciuto
a creare la vita primordiale
da madre o moglie della terra,
a partorire il cielo sulla terra,
due fratelli
frutto e radice primigenia
che tu madre-moglie
guardi e non guardi,
contempli
ma distogli lo sguardo
sulla terra-aiuola
dominata dal desiderio,
e allora un fratello uccise un fratello
e tu chiedesti dov'era
perché sentivi il grido del suo sangue,
e il fratello-assassino fuggì
e tutti scappammo
ormai soli al mondo
ma nessuno poteva più ucciderci
perché eravamo tutti assassini.
il mio inferno era il tuo rigetto,
eppure peter si chiede ancora:
"c'è veramente il male?"
come se ci fosse una scelta
che non c'è,
come se tu fossi ancora
dentro di me
e io potessi sentirti
e arrampicarmi
sulle tue profondità,
non più solo.

"Stupor Mundi" - Edizione di venerdì 11 novembre



Edizione n°13, chiusa alle ore 12:00 del 10/11/2011.

- Note linguistiche:

I vari termini sono trascritti seguendo i dizionari del Mortillaro e del Pasqualino.

- "Ammartucari": debilitare, acciaccare, distruggere. Il verbo si usa tanto nel senso fisico che in quello morale ("abbattere"). Secondo il Pasqualino, deriverebbe da verbo costruito sulla voce "mortu" preceduta da "ad" (*admorticari), nel senso proprio di "ridurre a morto", cioè "quasi morto, come morto". Normalmente si usa per le persone; in questa edizione lo abbiamo voluto accostare al nome di una città in quanto comunità di persone che la compone e non soltanto come luogo fisico.

lunedì 7 novembre 2011

Concorso letterario “I Palingenetici”

 Il Blog di informazione e cultura Palingenesi indice per la prima volta il Concorso letterario “Palingenetici” aperto a poeti e narratori  sul web. 
La partecipazione al concorso è assolutamente gratuita e i premi per i vincitori consisteranno nel dono di qualche libro di buon gusto o nell’abbonamento ad una rivista d’arte.
Il Blog Palingenesi nasce infatti semplicemente come volontà forte e disinteressata da parte di alcuni scrittori ed intellettuali di partecipare al dibattito letterario, di esprimere, nello spirito di internet, una voce assolutamente libera e spregiudicata, di offrire gratuitamente un piccolo, ma speriamo significativo, contributo alla cultura e alla informazione palermitana e (viste le caratteristiche intrinseche di internet) internazionale.
E’ con questa stessa sensibilità che abbiamo pensato al concorso “I Palingenetici”, con entusiasmo genuino, scommettendo sulla partecipazione di autori complici, che condividano lo spirito che anima il blog.
Ci auguriamo quindi che tale partecipazione sia ampia, qualificata, senza nessun interesse materiale, libri di poesia a parte, naturalmente.
Potrete inviare i vostri testi, via mail, entro il 29 febbraio 2012 con le modalità indicate nel bando contenuto cliccando sulla scritta "Per continuare la lettura..."

Gli amici di PAlingenesi

sabato 5 novembre 2011

"Stupor Mundi" - Edizione di venerdì 4 novembre



Edizione n°12, chiusa alle ore 12:00 del 3/11/2011.

- Note linguistiche:

I vari termini sono trascritti seguendo i dizionari del Mortillaro e del Pasqualino.

- Francia/Franza: come abbiamo fatto anche altre volte - e come solea fare il Pitrè - usiamo due versioni dello stesso termine. "Franza" è la versione più antica; la abbiamo scelta per accostarla al tema dell'epopea cavalleresca e dei Paladini perché ancora oggi, in qualche caso, è possibile sentirla risuonare negli spettacoli dell'Opera dei Pupi.

- Città e località di Sicilia citati nelle notizie: Cesarò, Giampilieri, Mazara del Vallo, Niscemi, Palermo, Pantelleria.

Democrazia o oligarchia plutocratica?

di Nino Sala

Il Buongiorno in prima pagina della "Stampa" dello scorso 3 novembre di Massimo Gramellini sulla Megliocrazia esplica benissimo quello che sta avvenendo in tutta Europa, ovvero la progressiva perdita di potere decisionale da parte del popolo. Infatti, l'autore spaccia il continuo attacco alla sovranità popolare da parte delle plutocrazie della finanza come il tentativo di stabilire un più equilibrato rapporto tra elettori ed eletti nelle democrazie, magari affidandosi a qualche santone dei poteri forti come Mario Monti. Mi fa rabbrividire vedere che lui scriva "per realizzare una democrazia compiuta occorre avere il coraggio di mettere in discussione il diritto di voto"
calpestando ogni principio di libertà a cominciare dal suffraggio universale in nome di una selezione oligarchica dei politici, basata su cosa? Il censo, cioè il proprio reddito? la razza? la propria città di nascita? l'appartenenza a qualche club di plutocrati o che? sarebbe giusto che Gramellini nel prossimo articolo ce lo dicesse, perchè siamo veramente interesati al suo modello di democrazia, magari scopriamo che si può fare meglio.

mercoledì 2 novembre 2011

pensieri sul canale di sicilia (inizio)



di guido monte

sono un migrante
di un solo viaggio,
migrante
in questo che chiamano
canale di sicilia.
quale poeta greco
aveva detto
di non saper più
se la vita è morte
e la morte vita?
è vero
in questa death-boat,
stanotte siamo in tanti
ma mi sento
solo nelle acque nere.
io come una di gouttes d'eau.
come uno
che può cercare solo
di sopravvivere
o morire con dignità...
un occhio vede il buio
della mia mente pietrificata,
una luna rossa di scirocco,
stanotte
sono un dimenticato
come
da milioni di anni,
e non sento neppure
nostalgia
d'un passè lointain qui
ne pourras plus retourner