lunedì 29 agosto 2011

per me stesso: consigli creativi


by guido monte

innanzitutto sentire l'unità di tutto (anche della conoscenza), poi considerare la fragilità e l'impermanenza di tutto, e confrontarle con il pov dei poveri di spirito, dei più deboli...
dare prevalenza a ciò che è "periferico", dimenticato, considerato di scarto, o di pazzi e minorati, di vecchi e malati; sentire il "mescolarsi" delle cose, anche nelle lingue, anche nei versi.
se un solo Libro è stato scritto, mescolare in una sola composizione versi e detti di autori vari; usare block-notes, fare piccoli disegni (schizzi o bozzetti a colori), prendere appunti informi, magari al volo prima del sonno, scrivere su "foglietti" i propri pensieri stentati; ricordare gli occhi di una bestia, di un cane, di un asino, e l'apocatastasi: sentire allora compassione per tutto.
lungo miti e tradizioni "lontane", leggere e cercare gli archetipi comuni di tutti gli esseri; passeggiare per spiagge autunnali abbandonate, sfogliare foto di vecchi ricordi.
contemplare la creazione primordiale nei paesaggi della terra che ancora la richiamano...

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