martedì 26 aprile 2011

Le Ore (il sogno di Kurt Godel)


di Marco Ferrante
(foto by Guido Monte)

Passo le ore a stare ferma
a guardare
un'eclissi
la luce si sposta tutta da un lato
e io non riesco a credere
di aver avuto ragione
la mia presenza in questo luogo
mi fa sentire totalmente
sbagliata
temo di essere fuggita due volte
questa sera
il mio uomo adesso ha un'amante
stamattina gli ho fatto trovare
dei regali che gli avevo fatto
con sopra un biglietto
che portava scritto il nome di lei
e lui ha sorriso
gentile, come sempre
e io mi sono sentita felice,
ad essere per una volta lei...
di me si è stancato
perchè non perdo tempo
a fare le cose inutili
del mondo che lui dice
concreto
ma se lui sapesse che stasera ho ragione
io potrei mostrargli l'infinita bellezza
della mia mente
o di questa eclissi.
aspetto che tutto finisca
lentamente
godo nel vedere la luce trascinata via
sotto i miei occhi
quasi mi ricorda
la mia vita
e mi strugge
sapere di aver avuto ragione.
ma in una cosa per fortuna
ho avuto torto
io gioco le sere
a contare le stelle
e sommo cifre infinite
e parlo della mia mente al mio uomo
pur sapendo che la mia intelligenza
non può essere utilizzata per dimostrare
la mia stessa fortuna.
io sono solo una piccola matematica
tradita
che se ne sta questa sera a guardare un'eclissi
sarei potuta andare a dormire
così facendo invece ho dato ragione
a lui che in questo momento
accarezza di certo lei
che lo guarda stupita
quando il mio uomo la ringrazia
per quel bel maglione giallo sole.

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